Il solaio con lastra collaborante è costituito da un profilo di lamiera grecata in acciaio e da uno strato di calcestruzzo a compressione. In questo tipo di solai, la lastra può agire come:

• Armatura inferiore per il solaio (armatura positiva).
• Cassaforma per calcestruzzo fresco.

LASTRA COME ARMATURA POSITIVA

La lastra funge da armatura positiva e non solo da cassaforma a perdere, quindi la lastra è l’elemento strutturale del solaio. Spesso, il sistema è completato da una rete divisoria annegata nel calcestruzzo, che consente di evitare fessurazioni da ritiro e dovute a sbalzi di temperatura.

Secondo l’Eurocodice 4 (EN 1994-1), la lamiera deve essere protetta in modo da non raggiungere una temperatura di 350 °C e quindi soddisfare il criterio della capacità portante (R)

Inoltre, qualora sia necessaria la compartimentazione del calcestruzzo (EI), dovrà essere rispettato il criterio dello spessore totale del calcestruzzo come indicato nell’allegato C.2.3.3 del Codice tecnico edilizio (CTE). Di seguito si indica come calcolare lo spessore della lastra sulla base di questa tabella.

LASTRA COME CASSAFORMA A PERDERE

La lamiera grecata funge unicamente da cassaforma a perdere, cioè non è collaborante per il solaio. Si tratta quindi di un solaio che si comporta come una soletta in calcestruzzo.

Per determinare la resistenza al fuoco di questo tipo di solai, lo spessore effettivo (heff) del solaio deve essere calcolato con la seguente formula:

heff= h1 + 0,5 h2 ( l1 + l2 / l1 + l3 )

In cui:

h1 = spessore del calcestruzzo sopra la greca

h2 = altezza della greca

h3 = fondo o massetto del solaio

Attraverso lo spessore effettivo del solaio misto ottenuto e dello spessore del fondo (h3), la resistenza al fuoco può essere determinata in base alle tabelle del Codice tecnico edilizio (CTE) per i solai in calcestruzzo.

Se è necessario aumentare lo spessore del solaio per soddisfare la resistenza al fuoco richiesta, è possibile applicare un rivestimento sulla lamiera grecata.

La determinazione dello spessore da applicare è in funzione dello spessore equivalente del prodotto, e questo è definito come l’equivalenza tra lo spessore della malta e quello del calcestruzzo.

Questi valori di spessore equivalente sono ottenuti da prove di resistenza al fuoco mediante la norma EN 13381-5.

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